Ti sei mai chiesta se fosse corretto chiedere l'aiuto di tuo figlio nelle attività quotidiane di casa?
Bene... sappi che non solo è lecito, ma che contribuisce in modo importante alla sua crescita.
Ma partiamo dall'inizio.
Una ricerca condotta alla Brown University di Providence, negli Stati Uniti, dimostra come l'aiuto richiesto ai nostri figli tra le mura domestiche contribuisca a sviluppare il loro senso di responsabilità e collaborazione. Del resto, queste piccole mansioni sono un modo per entrare in contatto con le prime sfide della vita, un modo per iniziare a confrontarsi con responsabilità adatte alla loro età. Incoraggiare i bambini a provare cose nuove, a persistere e a prendersi responsabilità per attività che possono controllare, contribuisce anche a migliorare la loro autostima e a sviluppare “giudizio”.
Se in famiglia si coinvolgono i bambini fin da piccoli, per quanto possibile e in relazione all’età, significa che nella mente dei genitori c’è la volontà di stimolarli all’autonomia, all’operatività, alla partecipazione attiva. Insomma, il messaggio che passa è: “hai tutti i numeri per farcela, quindi provaci e ci riuscirai. Il tuo contributo è fondamentale”. Ma attenzione. Le buone abitudini nel contribuire al “ménage familiare” si formano da piccoli e si consolidano verso i 9 anni. Dopodiché, da adolescenti, influenzare la loro routine non sarà così semplice. La loro agenda fitta di impegni scolastici e attività sportive, tra l'altro, non facilita questo coinvolgimento familiare.
Perciò, in quali attività coinvolgerli e a che età è giusto farlo?
Dai 2 ai 4 anni:
Sistemare i propri giocattoli, ma anche aiutare ad apparecchiare la tavola (magari evitando stoviglie o cose troppe pesanti) e a scegliersi i vestiti la mattina, dopo una prima selezione da parte vostra. Avete un animale domestico? Fatevi aiutare nella preparazione della pappa per fido e per micio.
5-7 anni:
Quando fate il bucato, chiedetegli di separare la biancheria colorata da quella bianca o nera. Potete coinvolgerlo anche nel preparare lo zaino, con la merenda per il giorno dopo e rifarsi il letto la mattina.
6-8 anni:
È arrivato il momento di provare a stendere la biancheria (anche se, spesso, occorrerà sistemarla una volta che l’aiutante avrà terminato!). Potrà anche passare l'aspirapolvere in cameretta e aiutare nella raccolta differenziata, portando fuori la spazzatura.
9-11 anni:
Prepararsi la colazione la mattina, aiutare in cucina la mamma, lavare i piatti e vuotare la lavastoviglie.
Dai 12 anni:
Qui l'aiuto può essere generale: dal piegare la biancheria e sistemarla nell'armadio, al compilare la lista della spesa... controllando cosa manca in cucina. Anche fare la prima lavatrice e, perché no, iniziare a stirare fazzoletti e canottiere. L'unico problema... a questo punto, sarà farsi ascoltare. Chiedete loro di farlo nell'immediato: eviterete i loro continui tentativi di rimandare, nella speranza che sia qualcun altro a farlo per loro. Ma questa... è un'altra storia. ;)
L'importante in tutto questo, oltre alla costante attenzione e supervisione, sarà non pretendere la perfezione, ma premiare sempre l'impegno!