Vita da mamma
Come scegliere la Baby Sitter
24 gennaio 2018
SCRITTO DA: Redazione
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La tata perfetta per tuo figlio? Forse non esiste... o comunque potrebbe essere quella giusta per te, ma non esserlo per la tua migliore amica.
Diciamo che quella giusta, è quella che risponde meglio alle esigenze della tua famiglia.
Ma ci sono alcune accortezze che, se prese in considerazione fin da subito, possono farti perdere meno tempo e ... risparmiarti qualche capello bianco!
Ecco qui qualche consiglio su come scegliere la baby sitter più adatta alla tua famiglia e al tuo bambino.
Agenzie specializzate o passaparola?
Entrambi i metodi sono validissimi e, probabilmente, la scelta migliore è quella di “combinarli”.
Inizia spargendo la voce tra amici (magari quelli più simili a te per quanto concerne abitudini e stile di vita) e, nel frattempo, consulta le agenzie specializzate.
Età ed esperienza
In linea generale, se decidi di affidarti a ragazze che studiano ancora, sceglile quantomeno maggiorenni. Al contrario, se la tua scelta cadrà su persone con più esperienza, evita babysitter troppo anziane. Potrebbero infatti non avere l'energia necessaria per star dietro alla tua piccola peste ;) L'età migliore per gestire un bambino piccolo è tra i 25 e i 45 anni. Mentre per il neonato meglio una figura più matura, tra i 28 e i 55 anni.
In ogni caso, chiedete le referenze! Avere dei figli, o dei fratelli... non è la stessa cosa che accudire bambini altrui. Se per anni la candidata ha tenuto bimbi in età scolare, non è detto che sappia gestire neonati, o viceversa.
Primo colloquio: fondamentale!
Se l'aspetto fisico non è importante... lo è la pulizia e l'igiene personale. Unghie lunghe, profumo, trucco eccessivo possono essere già un primo campanello d'allarme. Al contrario scarsa igiene, capelli in disordine o vestiti in disordine, sono sintomo di trascuratezza, quindi da evitare fin da subito.
Altra cosa importante: la voce. Prediligi un tono pacato, modi dolci e non bruschi.
Assicurati che parli correttamente! Per uno sviluppo corretto del linguaggio, avere una tata con un vocabolario corretto e vario aiuta tantissimo.
Al primo colloquio, o comunque prima di scegliere, sarà fondamentale la presenza del vostro bambino.
Avere un suo parere, se abbastanza grande da dimostrarlo, è fondamentale. Ma non solo. Osservate il comportamento dell'aspirante tata nei confronti di vostro figlio: se cercherà fin da subito di instaurare un dialogo o si dimostrerà affettuosa con lui... sarà un ottimo segno.
Una volta scelta la candidata, sarà fondamentale stilare il contratto vero e proprio, stabilendo orari e regole. Ogni famiglia infatti ha norme, domestiche o comportamentali, differenti ed è necessario condividerle con lei, affinché ci sia allineamento e condivisione di metodi e aspettative, da entrambe le parti. Avere un metodo educativo condiviso, infatti, permette al bambino di orientarsi e adottare i comportamenti "giusti".
Stilate perciò l'elenco delle cose vietate e quelle, invece, importanti da fare. Definite quali sono i NO tassativi e quelli, invece, per cui si può chiudere un occhio.
Nel primo periodo, sarebbe fondamentale l'affiancamento. Soprattutto se i bambini sono molto piccoli, le prime volte potrebbe valer la pena rimanere in casa, magari in un'altra stanza, a disposizione di entrambi. Questo permetterà alle mamme e ai papà di inserire questa nuova figura nella vita dei piccoli senza grossi traumi.
Infine... fidarsi. Un concetto semplice che, però, può rivelarsi più facile a dirsi che a farsi scatenando qualche gelosia, soprattutto se il bambino si rivela entusiasta della propria tata.
È importante mettere al bando le gelosie e gioire delle proprie fortune facendo in modo che, anche se una punta d’invidia verso questa persona che passa tanto tempo con vostro figlio è assolutamente naturale, i figli non se ne accorgano. Mai.